CLASTA LANCIA UN APPELLO PER LA PACE E IL DIALOGO

L’associazione CLASTA esprime la propria totale solidarietà e vicinanza al popolo ucraino e immenso dolore per bambini e bambine, donne e uomini in Ucraina che ogni giorno, da oltre un mese, sono vittime inermi della guerra che sta portando morte, distruzione, dolore, terrore, enormi sofferenze e grave miseria per milioni di persone.

CLASTA esprime inoltre estrema preoccupazione per la vita e le condizioni fisiche e psicologiche di tutti coloro che sono costretti a fuggire dal proprio paese senza più nulla, dovendo abbandonare le proprie case e i propri cari che rimangono e rischiano la vita per difendere la patria e la libertà.

CLASTA esprime anche forte vicinanza a scienziati e scienziate russe e a tutte le persone russe che mettono a rischio la propria vita e quella delle proprie famiglie manifestando il proprio dissenso contro l’aggressione militare decisa dal proprio governo, che sta causando enormi perdite umane per entrambi i paesi e mette a grave rischio la sicurezza a livello mondiale.

3 marzo 2022. Protestano gli scienziati russi contro la guerra

Come associazione scientifica, riteniamo inammissibile il principio secondo cui un Paese voglia sottometterne un altro, limitando la libertà e il diritto di autodeterminazione di quel popolo.

Come donne e uomini che desiderano vivere in pace, chiediamo:

  • l’arresto immediato di tutte le operazioni militari dirette contro l’Ucraina
  • il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dello Stato ucraino
  • la volontà e la determinazione a portare avanti negoziati di pace
  • aiuti umanitari per la popolazione ucraina, sia per chi rimane nel paese sia per chi è fuggito

In particolare, chiediamo al governo italiano, ai governi degli altri Paesi e all’ONU di agire politicamente, senza ricorrere alle armi, in modo compatto nei confronti del governo russo affinché ponga fine quanto prima al massacro crudele e inammissibile del popolo ucraino e favorisca i negoziati diplomatici tra Russia e Ucraina per giungere a un accordo stabile di pace.

Con questo appello CLASTA si unisce agli appelli di tante altre associazioni e istituzioni scientifiche e a tutte le donne e gli uomini, le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini che, in tanti paesi del mondo, scendono nelle piazze per chiedere la pace e anche a coloro a cui non è permesso dal proprio governo manifestare liberamente il desiderio di pace.

Appelli per la pace – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane

Rileggiamo assieme due poesie scritte da Gianni Rodari con l’auspicio per un mondo di pace

Promemoria di Gianni Rodari
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra.

21 marzo di Gianni Rodari
La prima rondine
venne iersera
a dirmi: “È prossima
la Primavera!
Ridon le primule
nel prato, gialle,
e ho visto, credimi,
già tre farfalle”.

Accarezzandola
così le ho detto:
“Sì è tempo, rondine,
vola sul tetto!

Ma perché agli uomini
ritorni in viso
come nei teneri
prati il sorriso
un’altra rondine
deve tornare
dal lungo esilio,
di là dal mare.

La Pace, o rondine,
che voli a sera!
Essa è per gli uomini
la primavera”.

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