PRIMARIO E NON SPECIFICO. ALL’INCONTRO DI BOLOGNA, PRESENTATI I RISULTATI SU DIAGNOSI E TRATTAMENTO DEL DPL NELLA PRIMA INFANZIA

Si è tenuta a Bologna il 7 febbraio 2020 la giornata scientifica Consensus Conference sul Disturbo Primario del Linguaggio (DPL). Presentazione e discussione dei risultati, organizzata grazie alla collaborazione tra il Laboratorio di Psicologia dello Sviluppo del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, la UOSD Disturbi del Neurosviluppo del DSM dell’Azienda USL di Bologna e il Comitato promotore della Consensus Conference sul DPL CLASTA e FLI.

La giornata ha visto la partecipazione di oltre 230 professionisti clinici e ricercatori, di diverse discipline, tra cui psicologi, logopedisti, neuropsichiatri infantili, linguisti, audiologi, foniatri, neonatologi, neuropsicomotricisti.

Obiettivi della giornata
I dati
Il senso di una Consensus Conference
Da DSL a DPL
Misure accurate e diagnosi tempestive
Incontri di discussione e presentazione

La Giornata si è tenuta nell’Aula Magna del Dipartimento di Psicologia e, in videocollegamento, nell’Aula 6 dello stesso Dipartimento.

L’obiettivo della giornata

L’evento ha avuto l’obiettivo di presentare le motivazioni, la metodologia, e i risultati sulla diagnosi e il trattamento, della Consensus Conference sul Disturbo Primario del Linguaggio e di discuterli con clinici e ricercatori partecipanti all’iniziativa, alla luce delle evidenze scientifiche e delle pratiche cliniche esistenti a livello nazionale e internazionale.

I dati

Il Disturbo Primario del Linguaggio (DPL), precedentemente denominato Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL), costituisce un rilevante problema di salute pubblica. Circa il 5-7% dei bambini in età prescolare, più frequentemente maschi, presenta il DPL, che si manifesta con difficoltà nella capacità di esprimersi in modo corretto e, nei casi più gravi e più difficili da trattare, coinvolge anche la comprensione linguistica.

In molti casi, il DPL prelude alla comparsa di dislessia in età scolare; in altri casi il recupero della capacità linguistica avviene spontaneamente, anche se in ritardo rispetto a quanto avvenga nello sviluppo normale. Tuttavia, anche in questi casi si possono manifestare conseguenze a lungo termine, quali una maggiore probabilità di abbandono scolastico, maggiori difficoltà di adattamento sociale, scarso senso di autoefficacia e accesso ad attività lavorative meno soddisfacenti.

La diffusione del disturbo e l’impatto negativo sullo sviluppo del bambino impongono quindi di identificare precocemente i bambini a rischio e offrire trattamenti efficaci, al fine di garantire loro una vita di qualità, ridurre i costi dell’intervento socio-sanitario e programmare ed attuare politiche pubbliche adeguate. Attualmente, nella pratica clinica c’è ancora molta disomogeneità tra i diversi servizi del territorio nazionale.

I relatori della Giornata (in ordine di intervento): Alessandra Sansavini, Valeria di Martino, Maria Elena Favilla, Sara Rinaldi, Anna Chilosi, Elisabetta Genovese, Maria Chiara Levorato, Andrea Marini, Claudia Pizzoli, Tiziana Rossetto, preceduti dai saluti del Direttore del Dipartimento Vincenzo Natale.

Il senso di una Consensus

Al fine di individuare conoscenze, strumenti e trattamenti validati a livello scientifico per rispondere a queste problematiche la nostra Associazione CLASTA (Communication & Language Acquisition Studies in Typical and Atypical Populations) e FLI (Federazione Logopedisti Italiani), hanno promosso, a partire dal 2015, l’avvio della prima Consensus Conference sul DPL, a cui hanno aderito numerose società scientifiche, rappresentanti le diverse discipline e professionalità che si occupano di questo disturbo, e che è stata realizzata anche con il supporto del Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio-ASL Roma1 e dell’Officina Napoli Cochrane.

La Consensus Conference, che è una metodologia utile per affrontare temi di interesse medico-sociale, ha avuto l’obiettivo di affrontare queste problematiche, cominciando con l’individuazione di risposte adeguate in tema di diagnosi e trattamento del DPL. I lavori si sono conclusi nel novembre 2018, e il documento finale è stato pubblicato nel novembre 2019 sul sito dedicato www.disturboprimariodilinguaggio.it, costruito da CLASTA e FLI.

Da DSL a DPL: perché ora parliamo di Disturbo Primario del Linguaggio

La Consensus Conference ha modificato la terminologia da Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL) a Disturbo Primario del Linguaggio (DPL), sulla base delle ricerche degli ultimi dieci anni che hanno mostrato che si tratta di un disturbo primario, in quanto non derivante da altri deficit o disturbi, ma non specifico, in quanto frequentemente associato a difficoltà in altri ambiti evolutivi.

Misure accurate e diagnosi tempestive

La Consensus Conference ha individuato i 30 mesi, quale età entro cui effettuare una prima valutazione del vocabolario espressivo e ricettivo, tenendo conto del livello di istruzione e socio-economico dei genitori e della familiarità per il disturbo, quali possibili predittori del DPL, e ha indicato i 4 anni quale età in cui è possibile formulare una diagnosi accurata di DPL. Ha anche mostrato che, nella prima infanzia, genitori, insegnanti e personale sanitario possono essere osservatori accurati nel rilevare segnali predittivi o concomitanti alla presenza di un DPL, quali assente/scarsa produzione di gesti dai 12 mesi e assente/ridotta comprensione e produzione lessicale tra i 15 e i 36 mesi.

La Consensus Conference ha evidenziato l’importanza di utilizzare strumenti e misure accurate e affidabili per formulare una diagnosi tempestiva e avviare un trattamento mirato alle abilità linguistiche compromesse sulla base delle evidenze scientifiche disponibili a livello internazionale e ha indicato per ciascuna componente linguistica le evidenze scientifiche disponibili sugli interventi di cui è stata dimostrata l’efficacia.

Incontri di presentazione e di discussione

Nel sessione del pomeriggio della giornata del 7 febbraio, partendo dai risultati della Consensus Conference presentati nella sessione della mattina e dalle numerose domande dei partecipanti, è stata avviata una ricca ed articolata discussione con i relatori sulla diagnosi, criteri diagnostici, strumenti diagnostici standardizzati e eloquio spontaneo, fattori di rischio e indicatori precoci di rischio, sul trattamento, diverse metodologie riabilitative, sulla relazione tra DPL e bilinguismo, e sulla metodologia su cui si è basata la Consensus Conference.

Potrebbero interessarti anche...